Hans Christian Andersen (Odense, 2 aprile 1805 – Copenaghen, 4 agosto 1875) fu uno scrittore e poeta danese, celebre soprattutto per le sue fiabe. Tra le sue opere più note vi sono La principessa sul pisello (1835), Mignolina (1835), La sirenetta (1837), Il soldatino di stagno, Il brutto anatroccolo e la La piccola fiammiferaia (1845).
Biografia
In cerca di fortuna e con l'aspirazione a diventare tenente, il padre abbandona tuttavia la famiglia per arruolarsi nell'esercito e prendere parte alle campagne militari di Napoleone, di cui all'epoca i danesi sono alleati. Ne torna gravemente ammalato e nel 1816 muore. A soli 11 anni Andersen rimane pertanto orfano mentre la madre vedova (si risposerà in breve), inizia il mestiere di lavandaia, diventando ben presto alcolista. Hans cresce dunque lasciato pienamente a se stesso, imparando stentatamente a leggere e a scrivere durante le scarse e brevi esperienze scolastiche, soprattutto nelle scuole di carità della città natale. Spinto da un'indole schiva e pervaso di una sensibilità accesa e morbosa, raramente frequenta i propri coetanei, preferendo restare sdraiato in solitudine all'ombra dell'"unico cespuglio di uvaspina" nel cortile di casa o seguendo i ruscelli, aggirandosi per la campagna (vedi la fiaba de Il brutto anatroccolo), fantasticando in assoluta libertà. Spesso si ferma ad ascoltare le storie popolari, le fiabe, le leggende che le vecchie dell'Ospizio di Odense, amano raccontarsi tra loro e a Hans, da cui quest'ultimo rimane colpito e incantato. Una volta cresimato nel 1819, all'età di 14 anni, il ragazzo decide di lasciare Odense e di trasferirsi a Copenhagen in cerca di migliori opportunità di vita e, come ricorda Bruno Berni
, con la determinazione a diventare un "grand'uomo": in particolare, con la segreta ambizione di intraprendere la carriera di attore.
Studi
Gli esordi
Gli esordi sono incerti; spesso non chiare nelle motivazioni anche le produzioni immediatamente successive, segnate da una costante ricerca alla scoperta delle vere, personali attitudini, seguendo svariati generi. Tuttavia, la pubblicazione nel 1827 de Il bimbo morente (Det døende Barn) sulla rivista Kjøbenhavnpost, è già accolta favorevolmente da parte della critica, in particolare da Johan Ludvig Heiberg, stella di prima grandezza del mondo letterario di allora. Dopo la pubblicazione di alcune altre singole poesie (nel complesso della sua vita arriverà a scriverne ben 1.024), nel 1829 da alle stampe il racconto Viaggio a piedi dal canale di Holmen alla punta orientale di Amager (Fodrejse fra Holmens Kanal til Østpynten af Amager i Aarene 1828-1829), nello stile di E.T.A. Hoffmann, esito di un viaggio in Danimarca, sollecitato dal re stesso. Opera acerba, ma accolta con discreto favore sia dal pubblico che dalla critica. Nel 1830 vedono la luce alcuni vaudevilles, tra cui Amore nella torre di San Nicolao (Kaerlighed paa Nikolaja Taarn, eller Hvad siget Parterret, composto nel 1829) , seguiti nell'anno successivo da un volume di poesie Digte(Poesie), che fra i diversi componimenti contiene anche Lo spettro o il fantasma (Dødningen), una sorta di balletto ( già apparso nel 1830), secondo approccio con il genere fiabesco dopo La campana sommersa(Dykker-Klokken) risalente al 1827.Sempre del 1831 è la raccolta Fantasie e schizzi(Phantasier og Skitser).In virtù dell'interessamento di Jonas Collin, lo stesso anno intraprende il suo primo viaggio al di fuori della Danimarca. Al ritorno descrive questa esperienza nelle Silhouettes di un viaggio nello Harz e nella Svizzera tedesca (Skyggebilleder af en Rejse til Harzen og det sachsiske Schweiz), pubblicato nel 1832, affresco vivace e di grande lirismo, spesso di sapore fiabesco, dei luoghi e degli artisti che incontrò in Germania. Escono contemporaneamente due melodrammi La sposa di Lammermoor (Bruden fra Lammermoor) (il romanzo gotico di Sir Walter Scott con lo stesso titolo è del 1819, mentre il libretto d'opera di Salvatore Cammarano per Gaetano Donizetti è soltanto del 1835) e Il corvo (Ravnen eller Broderprøven) (quest'ultimo porta piuttosto curiosamente lo stesso titolo del più famoso componimento di Edgar Allan Poe edito nel 1845). A questi, è da aggiungere la pubblicazione dei versi descrittivi in Vignette per poeti danesi(Vignetter til danske Digtere)
Il 18 dicembre 1832, vede la luce la composizione poetico-drammatica I dodici mesi dell'anno. Disegnato da inchiostro e penna (Aarets tolv Maaneder.Tegnede med Blæck og Pen), diffuso editorialmente nel 1833 strutturata in dodici parti, una per ogni mese dell'anno di cui porta il nome; più simile a una raccolta lirica che al testo di un dramma, nonostante presenti anche dialoghi, essa contiene i versi di Barn Jesus i en Krybbe Laae(mese di dicembre), una canzone che sarà più tardi musicata per pianoforte da Robert Schumann, divenendo un pezzo celebre, molto noto in Danimarca, ma anche nel nord Europa. L'opera è dedicata al sovrano danese Federico VI e viene consegnata personalmente a quest'ultimo dall'autore, che l'occasione per perorare la sovvenzione di un suo già ripetutamente richiesto viaggio nel sud del continente.
Solo nella primavera del 1833, tuttavia, riesce a ottenere una borsa si studio, per affrontare quel Gran Tour tanto desiderato, vero viaggio iniziatico, che lo porterà, dal mese di aprile e fino all'agosto del 1834 in Francia e in Italia. A Le Locle, 1833, scrive il dramma Agnete e il Tritone (Agnete og Havmandense), conosciuto anche come Agnese e l'uomo del mare, che viene dato alle stampe l'anno stesso, mentre a Roma, nel 1834, inizia il romanzo di grande successo L'improvvisatore(Improvisatoren)1835), completato al rientro in patria, in cui narra dei suoi viaggi in Italia, che gli valse notorietà in tutta Europa. Come scrive Paul Krüger, nel saggio già citato, si tratta di un'opera "un po' convenzionale nella trama e nella concezione, ma ricco di colore e romantica suggestività", dove domina la "freschezza genuina, festosa e confidenziale, quasi di bimbo" e del viaggiatore costantemente pronto a nuove avventure e contento di nuove scoperte, stupito della bellezza del mondo. Analogo afflato si ritrova nell'Album senza figure
Andersen scrittore di fiabe
Parlando della fiabe vere e proprie, o tali considerate, le ispirazioni sono diverse: folklore popolare, racconti per l'infanzia, fiabe, novelle tradizionali, dove la materia esistente è a volte lasciata senza modifiche sostanziali (Principessa sopra un pisello, I vestiti nuovi dell'Imperatore), oppure viene trattata come semplice spunto (la stragrande maggioranza dei casi) e rielaborata sulla base di invenzioni personali (ad esempio La Regina della neve, Compagno di viaggio) dando vita, per la prima volta, alla fiaba d'autore, propriamente intesa, o per meglio dire contemporanea. "La cosa che egli crea e che non esisteva prima di lui (...) è la fiaba nata dall'incontro diretto tra uno scrittore e il suo pubblico, nel quale la fiaba tradizionale non agisce da modello (sono scomparsi i maghi, le fate, le streghe), ma solo da pretesto che si allontana.Tralasciando Charles Perrault, e la novellistica di corte del Sei-Settecento, oltre alla fiaba d'arte romantica (Ludwig Tieck, Novalis, Clemens Brentano, Achim von Arnim, Bettina Brentano ed altri) gli autori di fiabe che, a quest'ultimo proposito, vengono più spesso accostati sono i due fratelli tedeschi Jacob e Wilhelm Grimm e Andersen. Tuttavia, la novità di quest'ultimo, e volendo il "limite", rispetto ai primi,come scrive Gianni Rodari risiede nel fatto che "le fiabe dei Grimm scendono, o salgono, dalla più lontana preistoria, diciamo all'ingrosso indoeuropea: quelle di Andersen nascono nella storia e nella letteratura direttamente, quasi tutte senza aver prima attraversato millenni e frontiere per incarnarsi nella lingua danese (...)
I Grimm raccolsero le loro fiabe dalla bocca del popolo tedesco, in un particolare momento del Romanticismo (...) Andersen raccontò qualcuna delle fiabe ascoltate da bambino, nella libera traduzione della sua memoria: il "corpus magnum" delle sue fiabe se lo è tirato fuori, pagina per pagina, dalla sua fantasia e dalla sua vita. Il racconto è suo, quello che importa è il ricordo personale: anche l'elemento, lo spunto tradizionale si piega alla sua esperienza. Molti dei racconti, infatti, traggono origine da episodi di vita vissuta: la danzatrice de Il tenace soldatino di stagno è probabilmente la trasfigurazione di quella che derise da giovane Andersen per i suoi modi sgraziati e le sue continue lettere di raccomandazione. Cinque in un baccello trae spunto dalla memoria di un vaso di legno in cui erano piantati un aglio e un'unica pianta di pisello davanti alla casa dello scrittore bambino, così come da un litigio con l'amica Henriette Wulff si ispira il satirico "La principessa sul pisello" o, alla deformità della stessa bimba, il bonario racconto di Mignolina.
K.A.Mayer in un suo articolo, ritagliato e citato dallo stesso scrittore danese nella sua autobiografia, sostiene che "al suo culmine la fiaba di Andersen colma la lacuna tra la fiaba dell'arte romantica e il racconto popolare quale è stato raccolto dai fratelli Grimm (...) e si tratta di una "fiaba (...) portatrice di pensiero".La forza innovativa del genere, da parte di Andersen è sottolineata anche da Knud Ferlov che rileva la capacità di far convivere sperimentazione e tradizione nei racconti, con riferimento particolare alla lingua. Fortemente sconveniente venne giudicata dall'ambiente accademico, ma anche dagli ammiratori, l'introduzione, ad esempio, della lingua parlata in ambito letterario, spesso non curandosi dei legami sintattici, o addirittura sostituendo alle parole, suoni e voci sconclusionati. Al contempo, in questo apparente caos linguistico (e grazie proprio anche a esso), traspare il profondo spirito popolare danese, definito lune, un insieme di di bonomia, modestia, di allegria e monelleria, di fierezza ingenua, caratteristico della terra natìa di Andersen, in cui dominano le sfumature. Stupefacente e innovativo rimane, in ogni caso, l'approccio, da uomo disincantato, ma al contempo fiducioso, pervaso di un candore infantile nell'abbandono alle proprie sensazioni ed emozioni. Andersen crede in ciò che magicamente si anima nelle trame che viene creando, sorridendone, ma ugualmente convinto della loro "possibile" esistenza in un mondo governato, in fondo, da una benigna volontà provvidenziale. "Andersen scopre nuove sorgenti del meraviglioso (...), non si deve equivocare con prodotti artigianali e surrogati quali la novelletta edificante, il raccontino didascalico o moralistico, insomma quella che viene chiama (...) letteratura pedagogica.Il poeta danese ci dona un tipo di fiaba utile alla formazione della mente, di una mente aperta in tutte le direzioni: una leva fondamentale per l'educazione di un uomo, che non sia solo un esecutore ordinato e limitato, un consumatore facilmente plasmabile e pedissequamente subalterno. "Al di là del contenuto immediato e dell'ideologia di cui possano essere di volta in volta portatrici"ci aiutano a conformare criticamente la mente e ad affrontare la realtà con occhio spregiudicato: "di inventare dei punti di vista per osservarla, di vedere l'invisibile, come lo scienziato vede le onde elettromagnetiche dove nessuno aveva mai visto nulla; insomma, proprio come Andersen vede un'intera storia sulla punta di un ago da rammendo".
L'ascesa e il raggiungimento della notorietà
A metà degli anni 1840 Andersen è già noto in gran parte d'Europa, sebbene abbia ancora difficoltà sociali nella sua Danimarca. In questo periodo torna, all'amore di sempre: il teatro. Del 1844 è l'opera teatrale Il re sognatore (Konger Drømmer)e dell'anno successivo la commedia di ispirazione fiabesca Il fiore della felicità (Lykkens Blomst). Il 1846 vede l'uscita del libretto d'opera La piccola K. (Liden Kirsten), musicato da Johann Peter Emilius Hartmann, di cui Andersen scriverà una biografia. L'editore londinese della "Literary Gazette", William Jerdan invia allo scrittore danese una lettera con cui lo invita a visitare l'Inghilterra. Andersen gli risponde con calore, entusiasta di poter recarsi in un Paese "la cui letteratura ha così indelebilmente arricchito la mia immaginazione e colmato il mio cuore".
La visita in Inghilterra e l'incontro con Charles Dickens
La maturità
Gli ultimi anni
I temi principali delle opere
"Il doppio": l'incertezza esistenziale in una "rivoluzione" epocale
La percezione di "sospensione", di "essere e non essere" nello scrittore danese inclina altresì verso quello di "doppio"
in cui pare di poter cogliere il suo convincimento di essere " imprigionato" in una personalità a cavallo tra realtà diverse, senza poter appartenere veramente a nessuna, che non sia quella ideale ove si realizza l'unione tra poesia e natura . Questo luogo ideale è il gioco letterario. "Andersen è lo spirito del gioco. Gioca con le vecchie fiabe, gioca a inventarne di nuove, gioca a scoprire fiabe dappertutto, in chiunque gli passi accanto". E il gioco è per sua natura fluido, risponde totalmente solo alla fantasia, con le sue "leggi" (gli oggetti quotidiani a cui fanno riferimento i racconti sono soltanto la materia prima grezza da utilizzare) , ma in una metamorfosi completa, senza residui, in cui l'impronta ideologica è mero aspetto contingente. Una dimensione appagante, che permette, prima ancora che al lettore, all'autore stesso di moltiplicare la propria libertà, senza vincoli identificativi. In questa logica meglio si comprende anche il senso della morte e della vita dello scrittore danese, non solo collegato a una visione cristiana. I due aspetti si compenetrano inscindibilmente, con prevalenza inaspettata, ma naturale, in cui la morte "è un passaggio nero tra due mondi diversamente, ma ugualmente luminosi". Sempre in ordine al ragionamento sul "doppio", come ricorda Johan de Mylius tutta la vita di Andersen è segnata da una sorta di duplicità, da una sospensione tra due mondi e due epoche. La nascita indigente e la voglia di riscatto sociale, sollecitata anche dal padre e da vagheggiate improbabili ascendenze, raggiunta con maggior difficoltà di quanto probabilmente sperasse, ne è un esempio: un bipolarismo tra sofferenza e risarcimento, che non risolverà mai del tutto, e "dal quale scoccherà la scintilla della sua poesia". Si pensi ancora, alla contrapposizione tra la vita di provincia chiusa, fortemente ancorata alle tradizioni di una società arcaica a Odense e l'incontro con il nuovo mondo "borghese", aperto alla modernità, di Copenhagen e in maggior misura nelle altre città europee; così come la fascinazione generata dall'ascolto dei racconti e delle leggende secondo la prassi della trasmissione orale e la necessità, sostenuta da forte desiderio, di aderire alla cultura emergente fondata viceversa sul libro e l'opera d' autore ( che di tale tradizione contadina sancisce il declino), rappresentano ulteriori elementi interpretativi a favore di una percezione della "diversità" decisamente complessa e articolata. L'incontro con tecnologie del tutto rivoluzionarie (si veda la descrizione del telegrafo in "il bazar del poeta"), messe a confronto con superati strumenti di comunicazione , le cui nuove potenzialità applicative vengono colte, per molti aspetti, come l'esito di una lirica magia umana (ancorché il frutto di una prosaica ricerca scientifica) è altrettanto significativa, al pari di una importante considerazione sul periodo storico in cui lo scrittore si trova a vivere. Un'epoca in ci si assiste al passaggio definitivo da un organizzaione sociale agricola,feudale e "mercantile", oligarchica a una di tipo industriale,borghese,democratica: la Restaurazione postnapoleonica imperante, è, infatti, percorsa da vivi fermenti di liberalismo e da pressanti tensioni politiche tese all'autodeterminazione dei popoli, che porterà, anche in Danimarca, alla fine dell'assolutismo e all'affermarsi di una monarchia costituzionale e parlamentare.
Si può concludere che le vicende e le inclinazioni personali si saldino, dunque, sorrette da una sensibilità non comune,spesso morbosa, a questa miriade di sollecitazioni e trasformazioni in cui il poeta pare restare "in bilico", quasi "sdoppiato", apparentemente non in grado di "collocarsi". In questo atteggiamento non notiamo, in ogni caso, alcun rimpianto del passato, semmai un moderato ottimismo verso il futuro, sostenuto da una fede religiosa più profonda di quanto solitamente sottolineato , improntata a una visione della Provvidenza, fortemente segnata dall'idea di predestinazione (tipicamente protestante), personalmente enfatizzata con funzioni rassicurative di natura psicologica. Su tutto prevale, tuttavia, una marcata propensione a una forma di scetticismo esistenziale. Un "non più" e un "non ancora" che inducono, per altro verso, a considerare Andersen come l'ultimo degli esponenti romantici e, al contempo, un attento frequentatore, per stili e temi, del realismo ai suoi albori. In questa luce, il tema del "diverso" assume, pertanto, uno spessore più ampio e letterariamente significativo. Affrontato con rara, singolare partecipazione, frutto di una sensibilità viva ed accesa, esso costituisce il nucleo più profondo della poetica dello scrittore danese, regalandoci spunti di riflessione sulla condizione umana, mai discosti dall'abilità di incantarci con straordinaria suggestione.
Il macabro e l'idilliaco, la morte e la vita
Non poche opere ("O.T.", "Soltanto violinista", come pure alcune sequenze dei resoconti di viaggio), sono intrisi della presenza della morte e del macabro e dal loro speculare contrario: l'immortalità quale trasformazione in qualcosa di superiore, di congiungimento o ricongiungimento all'affetto perduto, o sottratto prima ancora di essere posseduto. In particolare, i racconti fiabeschi.
Il ricorso al macabro è frequente, ben oltre l'utilizzo strumentale o l'effetto narrativo, così come le immagini di mutilazione (si pensi a "La sirenetta", a suo modo senza gambe, a "Il tenace soldatino di stagno", con un'unica gamba, o ancora a "Scarpette rosse", dove alla protagonista vengono amputati i piedi). "Spesso la mutilazione è il punto di partenza "scrive Simonetta Caminiti "per un passaggio a un livello diverso della vita, terrena o ultraterrena: la Sirenetta vive nell'amore per l'essere umano - un essere umano normalissimo, benchè sia un principe e sia molto bello, un autentico e banale cliché-la forza per rinunciare a tutto, un transfert che le farà abbracciare tre elementi:l'acqua, dalla quale parte, la terra nella quale amerà in silenzio versando sangue dai piedi e (da ultimo) l'aria (alla fine della storia diventerà proprio un'invisibile figlia dell'aria). Nell'amore e nel dolore, a causa della sua inadeguatezza, le sarà risparmiato solo il fuoco. Eppure nel fuoco muore un altro piccolo eroe di Andersen: il Soldatino che, nella morte, trova l'adorata e bellissima ballerina di carta. Il cuore e la stella sotto la cenere sono la prova della loro trovata felicità. Ai personaggi di Andersen, i quali cercano strenuamente (e spesso invano) di essere accettati, tocca aspirare al cielo perché si comprenda che erano essere speciali". Anche in questo tema, che si ricollega strettamente a quelli già trattati, ritroviamo la radicale convinzione di Andersen che per aspirare al bene la condizione è spesso la sofferenza. Sempre, che questa ambizione si realizzi poi veramente, dal momento che bene e male, vita e morte appaiono a volte un tutt'uno: due facce della medaglia dell'esistere.
Le fiabe e l'ispirazione "favolistica"
Come già accennato nei racconti di Andersen non troviamo quasi più gli elementi della fiaba classica. Maghi, fate, streghe sono praticamente scomparsi così come rivisitata è la lotta tra il bene e il male che di quella tipologia di racconto costituisce l'ossatura e l'essenza. Numerosi sono, invece, gli esempi di narrazione costruiti su un impianto d'ispirazione "favolistica". Scrive Simonetta Caminiti a questo riguardo:"Animali (e oggetti) rappresentano la natura umana, ma in chiave di parodia e si fanno beffe della categoria umana stessa. Cicogne che parlano degli artifici linguistici dell'uomo, definendo però il paradosso della incomunicabilità; giocattoli che rappresentano il microcosmo della borghesia e del proletariato, in cui un breve invaghimento fa da falso collante; fiori che confabulano fra di loro stupiti delle meraviglie del mondo, ma a corto di strumenti per spiegarsele; paperelle che sarebbero in grado di perdonare a se stesse qualunque gesto, incluso l'assassinio; utensili di nazionalità diverse che interpretano proprio le socio-culture del diciannovesimo secolo" sono di gran lunga i protagonisti preferiti nei racconti di Andersen. Se non si può parlare di un legame diretto con la tradizione di Esopo, Fedro o La Fontaine (l'impianto generale è pur sempre quello della fiaba piuttosto che della favola) è altrettanto innegabile che l'uso di animali, vegetali, oggetti parlanti affonda le sue radici ispirative, con ampia rivisitazione, proprio in quella tradizione.
Una riproposizione letteraria del tutto innovativa della fiaba, in una sorta di commistione moderna di generi, a cui si rifaranno nel secolo successivo i creatori di numerosi comics, che, in fondo, altro non sono che la traduzione contemporanea dei modelli letterari "codificati" dallo scrittore danese.
La questione della lingua in Andersen
Così come Knud Ferlov sottolinea l'abilità di Andersen nel ricreare lo spirito del "lune" danese, anche attraverso un uso sapiente e al contempo "spregiudicato" della lingua madre , per altro verso nella sua biografia dello scrittore, Elias Bredsdorff pone l'accento sulla estrema difficoltà di capire appieno la genialità letteraria di quest'ultimo in una lingua che non sia quella nativa. Fattore che ha influito negativamente sul riconoscimento, soprattutto nei primi anni, della genialità dell'autore all'estero. In un'edizione inglese delle opere di Andersen del 1935, curata dalla Cambridge University Press, R.P. Keigwin scrive: "Andersen screziò la sua narrativa con ogni possibile tocco 'conversazionale': neologismi, modi di dire che che determinassero picchi di attenzione nel lettore, frequenti incidentali o parentesi; slang tipici di Copenaghen, molte licenze. E soprattutto un uso liberissimo delle particelle del discorso: quei piccoli ammiccamenti tipici del linguaggio parlato, dei quali il danese come il greco è ricco, e non poco. Tanto mantenne il tono della conversazione nelle sue storie, Andersen, che si resta a bocca aperta quando invece vi si trova qualche tocco evidentemente letterario" Difficile rendere queste peculiarità di una lingua in una traduzione, ma tuttavia, nel caso, particolarmente necessario, in quanto proprio nel particolare uso che ne fa Andersen, risiede gran parte dell'innovazione letteraria e delle nostre possibilità di coglierne il genio inventivo . Al di là degli aspetti ideologici che, in età vittoriana, diedero origine a vere e proprie "epurazioni" moralistiche dei racconti e delle opere del danese, le versioni inglesi di queste ultime, attraverso le quali per lungo tempo si diffusero in Europa gli scritti di Andersen, afflitte da vere e proprie incomprensioni linguistiche e da scorrettezze di traduzione . L'esito è che questi errori e deformazioni ci hanno consegnato in eredità un altro Andersen, spesso ben lontano dall'originale. Il grande scrittore deve essere tradotto direttamente dal danese, sostiene ancora il biografo, restituendogli varietà, licenze, il sottile umorismo, l'apporto senza precedenti nella letteratura mondiale. "A fronte del fatto che Andersen fu così mutilato dalla maggior parte dei suoi traduttori "scrive ancora Bredsdorff " è sorprendente che sia ad ogni modo sopravvissuto. Perché mai è diventato così popolare? La risposta potrebbe essere, a mio avviso, che, anche sotto le vesti che i suoi traduttori e adattatori vittoriani gli hanno imposto, non c'era nulla di simile né nella letteratura americana né in quella inglese. Andersen recava qualcosa di sconosciuto all'Europa. E' vero che neppure il miglior traduttore renderebbe piena giustizia alla sua lingua e al suo stile". Egli scrisse anche un libro con le fiabe più famose" Il fantastico mondo delle fiabe di Andersen"
La fortuna e l'eredità letteraria delle opere
La fortuna dell'opera di Andersen è quasi del tutto legata alla produzione fiabesca che ha messo profonde radici nella nostra cultura. Tutti conoscono Il brutto anatroccolo, Il soldatino di stagno, I vestiti nuovi dell'imperatore, La piccola fiammiferaia, La principessa sul pisello (si consideri che, alla data del 2005, le fiabe di Andersen erano tradotte in ben 153 lingue) .
Il ruolo di questi scritti nel nostro immaginario è tanto più notevole se si pensa che, a differenza per esempio delle fiabe dei fratelli Grimm, le opere del poeta danese sono, di norma, del tutto originali (solo in alcuni casi sono ispirate, come detto, a racconti tradizionali). Molto meno conosciute, per non dire dimenticate, la maggior parte delle altre opere. A quest'ultimo proposito, interessante è l'annotazione di Simonetta Caminiti, riprendendo una considerazione di Elias Bredsdorff: "Il comportamento dei traduttori e dei critici (vittoriani) anglosassoni verso Andersen sarebbe stato pari 'a quello che tutto il mondo ha tenuto verso Jonathan Swift e Daniel Defoe: hanno spinto Andersen in una nursery e ce lo hanno chiuso dentro. Per sempre". La nursery in questione si riferisce non soltanto all'aver dato enfasi, di fatto, alla produzione fiabesca dello scrittore danese, relegando la sua produzione sugli scaffali per i ragazzi e tralasciando la copiosa restante produzione di pregio, ma, soprattutto di aver operato scientemente "tagli", "adattamenti incongrui e moralizzatori", stravolgendo spesso l'opera del danese, attenuandone la carica innovativa e, per certi versi, non convenzionale. Purtroppo gran parte del resto del mondo è entrato in contatto con Andersen, attraverso queste versioni anglosassoni ottocentesche, formandosi un'idea poco rispondente all'originale, di cui solo recentemente si inizia ad apprezzare il valore, grazie a versioni accurate dal danese (ancora rare, soprattutto in Italia) tese a riscoprire l'autore di Odense in tutte le sue sfaccettature e promuovendo anche opere non fiabesche. In particolare, eliminando i paludamenti vittoriani, eccessivamente buonisti. Nonostante le "revisioni" operate , come detto, la fama e il valore di Andersen sono sopravvissuti fino ai giorni nostri, sebbene confinati alle opere per bambini.
L'opera dello scrittore ha influenzato molti autori suoi contemporanei e successivi; si possono citare certamente Charles Dickens, William Thackeray e Oscar Wilde.
Il 2005 è stato il bicentenario della nascita di Andersen, e la sua vita e le sue opere sono state celebrate in tutto il mondo, con uno sforzo di promozione complessiva e un'intensa e puntuale azione di catalogazione della notevole produzione, spesso del tutto sconosciuta. L'interesse per la persona di Andersen e per l'eredità culturale che ha lasciato non è mai stato più vivo, soprattutto in Danimarca, paese di cui l'autore viene considerato il più importante esponente letterario. Una eccellente fonte è il sito del bicentenario di Hans Christian Andersen.
Al nome di Andersen sono dedicati diversi premi del settore della letteratura per ragazzi, tra cui lo Hans Christian Andersen Award e, in Italia, il Premio Andersen, che dal 1982, premia i migliori libri italiani per l'infanzia editi nel corso dell'anno precedente, suddivisi secondo l'età dei destinatari e per autori, illustratori, etc. La cerimonia finale si tiene a Sestri Levante (Ge).
Opere
Romanzi
- Improvvisatoren (L'improvvisatore) (1835)
- O.T. (O.T.) (1836)
- Kun en Spillemand (Soltanto violinista) (1837)
- The two Baronesses (in inglese), (De to Baronesser), (Le due baronesse) (1848)
- At være eller ikke være (Essere e non essere) (1857), l'opera esce come parte de Samlede Skrifter af H.C. Andersen (Scritti completi di H.C. Andersen- ventitreesimo volume)
- Likke-Peer (Lucky-Peer) (Peer- fortunato) (1870)
Altri scritti in prosa
- Gjenfærdt ved Palnatokes Grav (Apparizione sulla tomba di Palnatokes) (1822) in Ungdoms-Forsø. Af Villiam Christian Walther Antologia
- Fodreise fra Holmens Canal til Østpynten af Amager i Aarene 1828-1829 (Viaggio a piedi dal canale di Holmens alla punta orientale di Amager) (1829)
- Den skjønne Grammatica, eller Badens latinske Grammatik (La bella grammatica, o grammatica latina di Baden) (1831)
- Sorøe Gang * (1935, post.)
- Fragmenter af en ufuldført historisk Roman (Frammenti di un abbozzo di romanzo storico) (1935, post.)
- Christian den Andens Dverg * (1935, post.)
Raccolte di poesie
- Digte (Poesie) (1830)
- Phantasier og Skizzer (Fantasie e schizzi) (1831)
- Vignetter til danske Digtere (Scenari per poeti danesi) (1831)
- Aarets tolv Maanader, Tegnede med Blæk og Pen (I dodici mesi dell'anno, disegnato a inchiostro e penna) (1832)
- Samlede Digte (Raccolta di poesie) (1833)
- Digte, gamle og nye (Poesie, vecchie e nuove) (1846)
- Fædrelandske Vers og Sange under Knigen (Versi patriottici e canzoni familiari) (1851)
- Kjendte og glemte Digte (Poesie conosciute e dimenticate) (1867)
Cicli di poesie
- Smaadigte, skrevne til de 4 gamble Abelliner * (1830)
- Hjertets Melodier (Melodia del cuore) (1831)
- Studier efter Naturer (Studi sulla natura) (1831)
- Italien (Italia) (1846)
- Thorvaldsen (Thorvaldsen) (1847)
- Billeder fra Jylland (Immagini dallo Jutland) (1854)
Scritti di viaggio
- Fragment af en Reise fra Roeskilde til Helsingør (Frammenti di un viaggio da Roeskilde a Helsingør) (1826)
- Af Brudstykke ed Udflugt i Sommeren 1829. Odense og dens Omegn (Frammenti di un gita estiva. 1829. Odense e dintorni) (1829)
- Skyggebilleder ad en Reisen til Harzen, det sachsiske Schweitz etc. etc. I Sommeren (Silhouettes di un viaggio nello Harz e nella Svizzera tedesca etc. etc. d'estate) (1831)
- Raphaels Begravelse (Il sepolcro di Raffaello) (1835)
- Thorvaldsen (Thorvaldsen) (1835)
- En Spadseretour gjennem Posillip-Grotten ved Neapel (Passeggiata nella grotta di Posillipo a Napoli) (1835)
- Italiensk Musik, Sang og Theatervæssen (Musica italiana, canzone e essenza del teatro) (1835)
- Den fattige Dreng paa Frankerigs Throne (Il ragazzo povero sul trono di Francia) (1836)
- "Mohammeds Fødselsdag" og "Jernbanen" ("Il compleanno di Mohammed" e "Ferrovie") (1841)
- Tre romerske Drenge (Tre ragazzi romani) (1842)
- En Digters Bazar (Il bazar di un poeta) (1842)
- I Sverrig (In Svezia) (1851)
- Silkeborg (Silkeborg) (1853)
- Ragaz (Bad-Pfäffers) * (1858)
- Skagen(Skagen) (1859)
- Et Besøg hos Charles Dickens i Sommeren. 1857 (Una visita a casa di Charles Dickens in estate. 1857) (1860)
- Liden Kristen Grav (La tomba di Liden Kristen) (1860)
- Passionskuespillet i Oberammergau i 1860 (Dramma della passione a Oberammergau) (1860)
- Brudstykke af en Reise i Schweitz (Meddeelt til Billedet: Løven ved Luzern) (Frammento di un viaggio in Svizzera - (Comunicazioni per immagini: leoni a Lucerna) ((1861)
- I Spanien (In Spagna) (1863)
- Et Besøg i Portugal. 1866 (Una visita in Portogallo. 1866) (1868)
- I Jurabjergene (Nel Giura) (1869)
- Nürberg. En Reise - Erindring fra Foraaret 1872 (Norimberga. Un viaggio - Memorie a partire dal 1872) (1872)
- Et Blad, skrevet i Norge (Un foglio, scritto in Norvegia) (1949, post.)
- Et Kapitel af en paatænkt historisk Sverigeroman (Un capitolo per un progetto di romanzo storico svedese) (1964, post.)
Opere teatrali
- Alfsol (Alfsol) (1822)
- Røverne i Vissenbjerg i Fyen (Ladri a Vissenbjerg in Fionia) (1822)
- Kaerlighed paa Nicolaja Taarn, eller Hvad siger Parterret (Amore nella torre di San Nicolao) (1829)
- Skibet (La nave) (1831)
- Fornufgiftermaalet nr.2. En Dramatisk Drom paa Skagens * (1831)
- Bruden fra Lammeromoor (La sposa di Lammermoor) (1832)
- Ravnen eller Broderprøven (Il corvo o il fratello modello) (1832)
- Paa Droningen 16 Aar (Regina a 16 anni) (1833)
- Agnete og Havmanden (Agnete - Agnese- e il Tritone) (1833)
- Sangene i Festen paa Kenilworth (Le canzoni nelle feste di Kenilworth)(1836)
- Skilles og mødes (Divorzio e unione) (1836)
- En Rigtig Soldat (Un soldato corretto) (1838)
- Den Usynlige paa Sprogø(L'invisibile su Sprogø) (1839)
- Mulatten (Il mulatto) (1840)
- Mikkels Kjærligheds Historier i Paris (Storie d'amore di Mikkel a Parigi) (1840)
- En Komedie i det Grønne (Una commedia in verde) (1840)
- Maurerpigen * (1840)
- Vandrig gjennem Opera - Galleriet (Passeggiando per la Galleria dell'Opera) (1841)
- Kongen Drømmer (Il re sognatore) (1844)
- Fragmenter af H.C. Andersen. "Ahasversus" (Frammenti di H.C. Andersen. Ahasversus) (1844)
- Lykkens blomst (Il fiore della felicità) (1845)
- Liden Kristen (La piccola K.) (1846)
- Ahasversus (Ahasversus) (1847)
- Kunstens Dannevirke * (1848)
- Brylluppet ved Como-Soen (Nozze sul lago di Como) (1849)
- Fine Meer Perler og Gould * (1849)
- En Nat i Roeskilde (Una notte a Roeskilde) (1850)
- Ole Lukøie (Ole Chiudigliocchi) (1850)
- Den nye Barselstue (La nuova camera della puerpera) (1850)
- Hyldemoer (Madre Sambuco) (1851)
- Nokken * (1853)
- Indledning til Carnevalet (I preparativi al Carnevale) (1854)
- Fuglen i Pæretræet (L'uccello del pero) (1854)
- En Landsbyhistorie (Una storia di villaggio) (1855)
- Paa Langebro (In Langebro) (1864)
- Han er ikke født (Non è nato) (1864)
- Da Spanierne var her (Quando gli spagnoli sono stati qui) (1865)
- Kong Saul, Opera af H.C Andersen. 2Den og 3 dit legge (Re Saul, Opera di H.C. Andersen) (1867)
- I Vetturinens Vogn (Nella carrozza del vetturino) (1868)
- Kong Saul. Opera i fem Acter(Re Saul. Opera in cinque atti) (1876, post)
- Festen paa Kenilworth (Feste a Kenilworth) (1876, post.)
- Intermediet til Holbergs: Kilderejsen (Holbergs: origine di un viaggio) (1883, post.)
- Hr. Rasmussen (Signor Rasmussen) (1913, post.)
- Danmark (Danimarca) (1937, post.)
- Truth (La verità) (1940, post.)
- Sangerinden (Cantante) (1987, post.)
- Skovcapellet (La cappella nel bosco) (2000, post.)
- Souffleurens Benefice * (2001, post.)
- Langebro (Langebro) (2001, post.)
- I Manneskin * (2001, post.)
- En Ødeland (Un luogo solitario) (2003, post.)
Biografie
- En Episode af Ole Bulls Liv (Un episodio della vita di Ole Bulls) (1839)
- Berthel Thorvaldsen. En biographisk skizze (B. Thorvaldsen. Un abbozzo di biografia) (1844)
- Henriette Hanck (Henriette Hanck) (1845)
- Jens Adolph Jerichau og Elisabeth Jerichau, tødt Baumann (J.A. Jerichau e E. Jerichau, nata Baumann) (1853)
- Johan Peter Hartmann (J.P. Hartmann) (1860)
- Digteren Bernhard Severin Ingemann (Il poeta B.S. Ingemann) (1862)
Autobiografie
- Mit Eget Eventyr unden Digtning (La mia fiaba personale senza composizione) (tedesco) (1847)
- Mit Livs Eventyr (La fiaba della mia vita) (1855)
- The story of my life (La storia della mia vita) (inglese) (1871)
- Levnedsbog (Autobiografia) (1926, post.)
Scritti satirici e umoristici
- Et Kjøbenhavnsk Eventyr Nytaarsnat (Fiaba della notte di Capodanno a Copenhagen) (1829)
- Tanker over et Nul. - (Brudstykke efter det Tydske) (Pensieri di uno zero. - Frammento dopo il tedesco) (1829)
- Tanker over nogle gamle forslidte Skoe (Pensieri su alcune vecchie scarpe usate) (1830)
- Aphorismer efter Lichtemberg, Jean Paul og L. Börne (Aforismi su Lichtemberg, Jean Paul e L. Börne) (1830)
- En Samling Digterblomster og Aphorismer af forskellige Forfattere (Raccolta di antologie poetiche e aforismi per diversi scrittori) (1830)
- En geographisk Beskrivelse af det menneskelige Hoved (Descrizione geografica della testa umana) (1832)
- Akrostichon-Gaade. To danske Digteres Navne (Acrostico-Enigma. Nome di due poeti danesi) (1875)
Articoli, lettere e altri scritti
- Til Kjøbenhavns-Posten's Læsere, i Anledning af Herr XXX's Kritik over: "Kjærlighed paa Nicolai Taarn" (Ai lettori del Copenhagen-Posten, a proposito della critica del Signor XXX su "Amore sulla torre di San Nicolao) (22 maggio 1829)
- Et Stykke Kage til den lille XXX, for hans Ricochets mod Hr. Andersen af "En Beundrer af XXX * ( 8 giugno 1829)
- Subskriptionsplan. Digte (1830) (Piano di sottoscrizione. Poesie (1830)) (1 dicembre 1829)
- Subkriptionsplan til "Phantasier og Skizzer (Piano di sottoscrizione per "Fantasie e schizzi) (1 ottobre 1830)
- Uddrag af et Privatbrev fra Paris, dateret 11te Juni 1833 (Estratto di una lettera privata da Parigi, datata 11 giugno 1833) (22 giugno 1833)
- Fortale til "Agnete og Havmanden" (Prefazione a "Agnete e il tritone) (14 novembre 1833)
- Fortale til Subskriptionsindbydelse paa "Improvisatoren" *(27 novembre 1834)
- Erklæring I Anledning af Kritik i A. P. Berggreens i "Musikalks Tidende", Nr.7 af "Poetisk Jydepotte" fremsagt ved Hr. Sahlertz (Dichiarazione in merito alla critica a A.P. Berggreens in "Giornale Musicale", Nr.7 di "Poetisk Jydepotte", avanzata dal signor Sahlerz) (9 marzo 1836)
- Anmeldelse af H.C. Ørsteds Foredrag (Note di H.C. Andersen alla lettura di Ørsted)(20 aprile 1839)
- Fortale af H.C. Andersen, til "Konstnerfamilien" (Prefazione di H.C. Andersen a "La famiglia dell'artista) (dicembre 1841)
- De Svenske i Fyen i Sommeren 1848 (La svedese in Fionia d'estate) 24 novembre 1848)
- "Midsommar-Resan". En Val-Fart af Förf. til Teckningar ur hvardagslifvet * (2 marzo 1849)
- Et Par Ord om "Hyldemoer" ( un paio di parole su "Madre Sambuco") (4 dicembre 1851)
- Berigtigelse af en Fejl i "Mit Livs Eventyr" (Correzione di un errore in "La fiaba della mia vita") (5 febbraio 1856)
- Af et Brev fra London. July 1857 (Lettera da Londra. Luglio 1857) (23 luglio 1857)
- Protest til Redacteur Ploug mod Clemens Petersens Anmeldelse i "Fædrelandet" af Carit Etlars Folkekomedie "Hr. Lauge med den" (Protesta al Redattore Ploug contro la recensione di Clemens Petersen a "Paese dei padri" commedia popolare di C. Etlars. "Signor Lauge con l'...") (30 gennaio 1861)
- Brev fra Prof. H.C. Andersen, dateret Florents den 3 Juni (Lettera del prof. H.C. Andersen, datata Firenze, 3 giugno) (22 giugno 1861)
- Brudstykke af et Brev fra Spanien (Frammento di una lettera dalla Spagna) (20 settembre 1862)
- Brudstykke af et Brev, dateret Valencia, den 18de September (Frammento di una lettera, datata Valencia, 18 settembre)(26 settembre 1862)
- Brudstykke af et Brev, dateret Granada den 12. Oktober (Frammento di una lettera, datata Granada, 12 ottobre) (23 ottobre 1862)
- Brudstykke af et Brev, dateret Tanger den 3. November (Frammento di una lettera, datata Tangeri, 3 novembre) (20 novembre 1862)
- Brudstykke et et Brev, dateret Madrid den 18. December (Frammento di una lettera, datata Madrid, 18 dicembre) (27 dicembre 1862)
- Bemærkninger (Osservazioni) (30 marzo 1863)
- Uddrag af et Brev, dateret Leyden, den 17. Marts (Estratto di una lettera, datata Leyda, 17 marzo) (28 Marzo 1866)
- Af et Brev fra H.C. Andersen, dateret Lissabon, den 16. Mai (Lettera da H.C. Andersen, datata Lisbona, 16 maggio)(3 giugno 1866)
- Uddrag af et Brev, omhandlende Rejsen til Portugal (Estratto di una lettera, che tratta del viaggio in Portogallo) (22 giugno 1866)
- Fra H.C. Andersen Reise. Brev dateret Setubal den 19de Juni 1866 (H.C. Andersen in viaggio. Lettera datata Setubal, 19 giugno 1866) (1 luglio 1866)
- Brudstykke af et Brev dateret Cintra den 31. Juli (Frammento di una lettera datata Cintra, 31 luglio) (11 agosto 1866)
- Svarskrivelse til Odense Kommunalbestyrelse paa Indbydelsen til at komme til Odense den 6/12 for at modtage Diplomet som Æresbor (Risposta al Consiglio Comunale di Odense all'invito di venire a Odense il 6 dicembre per ritirare il Diploma di cittadino onorario) (30 novembre 1867)
- Takketale ved Overrækkelsen af Diplomet (Discorso di accettazione durante la cerimonia di conferimento del Diploma)(6 dicembre 1867)
- Takskrivelse til Studenterforeningen (Lettera all'Associazione degli Studenti) (10 dicembre 1867)
- Bemærkninger (Osservazoni) (19 novembre 1868)
- Brev, dateret Kjøbenhavn d. 2 den Januar 1867. (poetico for: 1868) (Lettera, datata Copenhagen, 2 gennaio 1867. -poetico per 1868-) (novembre 1867)
- Et Brev fra Etatsraad H.C. Andersen til Udgiveren (Una lettera dal Consigliere H.C. Andersen agli editori) (novembre 1869)
- Brev dateret Rom, den 5te December 1833(Lettera, datata Roma 5 dicembre 1833) (giugno 1870)
- Brev dateret Kjøbenhavn, den 15de September 1836 (Lettera, datata Copenhagen 15 settembre 1836) (giugno 1870)
- Uddrag af et Brev til Edmund W. Gosse (Estratto di una lettera a E.W. Gosse) (7 marzo 1874)
- H.C. Andersen og de amerikanske Børn (H.C. Andersen e i bimbi americani) (10 ottobre 1874)
- Bemærkninger til "Eventyr og Historier" (Osservazioni su "Fiabe e racconti") (20 dicembre 1874)
- Til mine Landsmænd (Ai miei connazionali) (2 aprile 1875)
- Brev, dateret Kjøbenhavn, den 5te April 1875, til Redaktøren af "Søndags-Posten" (Lettera, datata Copenhagen, 5 Aprile 1875, alla redazione del " Søndag-Posten" - Post della Domenica-) (11 Aprile 1875)
- Et Curiosum fra 1822 (Un curioso dal 1822) (ottobre 1875, post.)
Raccolte e lavori vari
- In Ugdoms-Forsøg. Af Villiam Christian Walther (in Antologia: Tentativi giovanili di V.C. Walther) (1822)
- Tre Digtninger (Tre composizioni) (1838)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Første Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Primo volume) (1853)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Andet Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Secondo volume) (1853)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Tredie Bind (Racccolta di lavori di H.C. Andersen. Terzo volume) (1853)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Fjerde Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Quarto volume) (1853)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Femte Bind (raccolta di lavori di H.C. Andersen. Quinto volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Sjette Bind(Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Sesto volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Syvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Settimo volume)(1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Ottende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ottavo volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Niende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Nono volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Tiende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Decimo volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Ellevte Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Undicesimo volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Tolvte Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Dodicesimo volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Trettende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Tredicesimo volume)(1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Fjortende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Quattordicesimo volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Femtende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Quindicesimo volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Sextende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Sedicesimo volume) (1854)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Syettende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Diciassettesimo volume) (1855)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Attende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Diciottesimo volume) (1855)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Nittende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Diciannovesimo volume) (1855)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ventesimo volume) (1855)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Eet og Tyvende og To og Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ventunesimo e ventiduesimo volume) (1855)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Tre og Tyvdene Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ventitreesimo volume) (1857)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Fire og Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ventiquattresimo volume) (1863)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Fem og Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Venticinquesimo volume) (1868)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Sex og Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ventiseiesimo volume) (1868)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Syv og Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ventisettesimo volume) (1868)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Otte og Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Venottesimo volume) (1868)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Ni og Tyvende Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Ventinovesimo volume) (1876, post.)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Tredivte Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Trentesimo volume) (1876, post.)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. En og Tredivte Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Trentunesimo volume) (1876, post.)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. To og Tredivte Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Trentaduesimo volume)(1876, post.)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Supplement til 'Mit Liv Eventyr' (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Supplemento a 'La fiaba della mia vita' ) (1877, post.)
- Samlede Skrifter af H.C. Andersen. Tre og Tredivte Bind (Raccolta di lavori di H.C. Andersen. Trentatreesimo volume) (1879, post.)
- H.C. Andersen. Samlede Skrifter. Anden Udgave (H.C. Andersen,. Raccolta di lavori. Seconda edizione) (1880, post.)
Opere singole ( pubblicate una sola volta ,non ristampate o ricomprese in raccolte)
- Skjærmbræts - Billeder* - raccolta di poesie- (1829)
- Prøve af "Phantasier og Skizzer" (Abbozzo di "Fantasie e schizzi") (1830)
- Tvende Smaadigte (Venti poesiole) (1830)
- Tre Smaae-Digte (Tre poesiole) (1830)
- Deviser med Presenterne paa et Juletræe * (1831)
- Poetiske Penneprøve (Modello di poetica a penna) (1831)
- Poetiske Bagateller (Bagatelle di poetica) (1832)
- Smaae-Digte (Poesiole) (1833)
- Digte af H.C. Andersen I (Poesie di H.C. Andersen I) (1834)
- Blade af min Dagbog (Foglio del mio diario) (1835)
- Digte af H.C. Andersen II (Poesie di H.C. Andersen II') (1835)
- Smaa-Digte af H.C. Andersen (Poesiole di H.C. Andersen) (1835)
- Psalmer ved første Gudstjeneste i Holmens Kirke (Salmi per il primo servizio divino nella chiesa di Holmens) (1836)
- Smaahistorier.(Efter det Tydske) (Storielle. -Dopo il tedesco-) (1836)
- Digte af H.C. Andersen III (Poesie di H.C. Andersen III) (1836)
- Sange ved det Søsterlige Velgjørenheds Selskab høitidelige Forsamling i Anlednig af Hendes Majestæt Dronning Maria Sophia Frederikas høie Fødselsdag den 28de October 1838 * (1838)
- Tre nye Billeder af H.C. Andersen (Tre nuove immagini di H.C. Andersen) (1840)
- Smaavers af H.C. Andersen I (Piccoli versi di H.C. Andersen) (1840)
- Billedbog under Billeder af H.C. Andersen. Nye Samling. Helliget mine svenske Venner (Album senza immagini. Nuova raccolta. Dedicato ai miei amici svedesi) (1840)
- Sange af Vaudevillen: "Fuglen i Pæretræet" (Canzoni di "vaudeville": l'uccello sul pero) (1844)
- Digte af H.C. Andersen IV (Poesie di H.C. Andersen IV) (1844)
- Smaa-vers af H.C. Andersen II (Piccoli versi di H.C. Andersen II) (1844)
- Digte af H.C. Andersen V (Poesie di H.C. Andersen V) (1844)
- To billeder fra Kjøbenhavn (Due immagini da Copenhagen) (1846)
- Fortællinger og Digte af H.C. Andersen (Prose e poesie di H.C. Andersen) (1847)
- 6 indledende Smaavers (Sei piccoli versi introduttivi) (1849)
- 6 indledende Smaavers II (Sei piccoli versi introduttivi II) (1850)
- Indledende Smaavers (Piccoli versi introduttivi) (1855)
- Digte af H.C. Andersen VI (Poesie di H.C Andersen VI) (1862)
- Digte fra Spanien (Poesie dalla Spagna) (1863)
- 6 Smaarim (Sei piccole rime) (1866)
- Smaavers af H.C. Andersen III (Piccoli versi di H.C. Andersen III) (1867)
- Smaavers af H.C. Andersen IV (Piccoli versi di H.C. Andersen IV) (1872)
- To Digte af H.C. Andersen (Due poesie di H.C. Andersen) (1875, post.)
- Tre utrykte Digte af H.C. Andersen (Tre poesie stampate di H.C. Andersen) (1878, post.)
- To ukendte Eventyr af H.C. Andersen (Due poesie stampate di H.C. Andersen) (1926, post.)
- Tre ufuldførte historiske Digtninge (Tre poesie storiche incompiute) (1935, post.)
Fiabe
Di seguito l'elenco completo delle fiabe scritte da Andersen. Le date in corsivo si riferiscono alla prima edizione assoluta (anche non in lingua danese)
- L'acciarino (Fyrtǿiet), 1835
- Niccolino e Niccolone o Il piccolo Claus e il grande Claus (Lille Claus og store Claus), 1835
- I fiori della piccola Ida (Den lille Idas Blomster), 1835
- La principessa sul pisello (Prindessen paa Ærten), 1835
- Pollicina o Mignolina (Tommelise), 1835 - 1836
- Il ragazzaccio o Il bambino cattivo (Den uartige Dreng), 1835-1836
- Il compagno di viaggio (Reisekammeraten), 1835 - 1836
- La sirenetta (Den lille Havfrue), 1837
- I vestiti nuovi dell'imperatore (Keiserens nye Klæder), 1837 - 1838
- Le galosce della felicità (Lykkens Kalosker), 1838
- La margheritina (Gaasurten), 1838
- L'intrepido soldatino di stagno (Den standhaftige Tinsoldat), 1838
- I cigni selvatici (De vilde Svaner), 1838
- Il baule volante (Den flyvende Kuffert), 1839
- Le cicogne (Storkene), 1839
- Il Giardino del Paradiso (il Paradiso terrestre) (Paradisets Have), 1839
- L'elfo della rosa (Rosen-Alfen), 1839
- Il principe cattivo (Den onde Fyrste), 1840
- Ole Chiudigliocchi (Ole Lukøie), 1841 - 1842
- Il porcellino di bronzo (Metalsvinet), 1842
- Il guardiano di porci (Svindrengen), 1841 - 1842
- Il patto d'amicizia (Venskabs-Pagten), 1842
- Il grano saraceno (Boghveden), 1841 - 1842
- Una rosa dalla tomba di Omero (En Rose fra Homers Grav), 1842
- La campana (Klokken), 1845
- L'angelo (Engelen), 1843 - 1845
- Oggieri il Danese (Holger il danese) (Holger Danske), 1845
- L'usignolo (Nattergalen), 1843 - 1845
- I promessi sposi (I fidanzati) (Kjærestefolkene - Toppen og bolden), 1843 - 1845
- Il brutto anatroccolo (Den Grimme Ælling), 1843 - 1845
- Madre Sambuco (Hyldemoer), 1844 - 1845
- L'abete (Grantrælt), 1844 - 1846
- La gara di salto (Springfyrene) 1845 - 1846
- La regina della neve (La regina delle nevi) (Sneedronnigen), 1844 - 1846
- L'ago da rammendo (Stoppenaalen) 1845 - 1846
- Il monte degli Elfi (Elverhøi), 1845 - 1846
- Le scarpette rosse (De røde Skoe), 1845 - 1846
- La pastorella e lo spazzacamino (Hyrdinden og Skorsteensfeieren), 1845 - 1846
- La nonna (Bedstemoder), 1845 - 1851
- La piccola fiammiferaia (fiaba) (La piccina dei fiammiferi) (Den lille Pige med Svovlstikkerne), 1845 - 1847
- Da una finestra a Vartou (Fra et Vindne i Vartou), 1846 - 1847
- Un'immagine dal bastione delle fortificazioni (Et Billede fra Castelvolden), 1846-1848
- Il vecchio fanale (Den gamle Gadeløgte), 1847
- I vicini di casa (Nabofamilierne), 1847
- Il piccolo Tuk (Lille Tuk), 1847
- L'ombra (Skyggen), 1847
- La vecchia casa (Den gamle Huus/The Old House), 1847 - 1848 (prima edizione in inglese)
- La goccia d'acqua (Vanddraaben/The Drop of Water), 1847 - 1848 (prima edizione in inglese)
- la famiglia felice (Den lykkelige Familie/The Happy Family), 1847 - 1848(prima edizione in inglese)
- Storia di una mamma (Historien om en Moder/The Story of a Mother), 1847 - 1848 (prima edizione in inglese)
- Il colletto duro (Flipperne/The Shirt Collar), 1847 - 1848 (prima edizione in inglese)
- Il lino (Hørren), 1848 - 1849
- La Fenice (Fugl Phønix), 1850
- Una storia (En Historie), 1851
- Il libro muto (Den stumme Bog), 1851
- La rosa più meravigliosa del mondo (Verdens deiligste Rose), 1851-1852
- Il burattinaio (Marionetspillern), 1851
- "C'è differenza!" ("Der er Forskjel!"), 1851 - 1852
- La storia dell'anno (Aarets Historie), 1852
- Vero verissimo! (Der er ganske vist!), 1852
- L'ultimo giorno (Paa den yderste Dag), 1852
- Il nido di cigno (Svanereden), 1852
- Un animo di buonumore (Et godt Humeur), 1852
- Il folletto in casa dello speziale (Nissen hos Spekhøkeren), 1852
- Sotto il salice (Under Piletræet), 1852
- La vecchia pietra tombale (Den gamle Gravsteen), 1852
- Due vergini (Due zitelle) (To Jomfruer), 1853
- Cuore affranto (Hjertesorg), 1852 - 1853
- «Ogni cosa al suo posto!» ("Alt paa sin rette Plads!") 1852 - 1853
- Fra migliaia di anni (Om Aartusinder), 1852 - 1853
- Cinque in un baccello (Fem fra en Ærtebælg), 1852 - 1853
- «Non era buona a nulla» ("Hun duede ikke"), 1852 - 1853
- L'ultima perla (Den sidste Perle/The Last Pearl), 1853 - 1855 (prima edizione in inglese)
- Una foglia caduta dal cielo (Et Blad fra Himlen/A Leaf from Haven), 1853 - 1855 (prima edizione in inglese)
- Il porcellino salvadanaio (Pengegrisen) 1854 - 1855
- Nei mari estremi (All'estremità del mare) (Ved det yderste Hev), 1854 - 1855
- Gianbabbeo (Klods-Hans), 1855
- Ib e la piccola Christine (Ib og lille Christine), 1855
- «La Strada dell'onore seminata di spine» ("Ærens Tornevei"), 1855-1856
- La ragazza ebrea (Jødepigen), 1855-1856
- Un pezzetto di filza di perle (Et stykke Perlesnor), 1856-1857
- Il gorgo della campana(Klokkedybet), 1856- 1858
- Il collo di bottiglia (Flaskehalsen), 1857
- Brodo fatto con uno stecchino di salsiccia (Suppe paa en Pǿlsepind), 1858
- «Qualcosa» (Noget), 1858
- L'ultimo sogno della vecchia quercia (Det gamle Egetræes sidste Drøm), 1858
- Le corse (Hurtigløberne), 1858
- La pietra filosofale (De vises Steen) 1858-1859
- Il berretto da notte dello scapolo del pepaiuolo (Pebersvendens Nathue), 1858
- Il libro dell'Abc (ABC-Bogen), 1858
- La figlia del Re della palude (Dynd-Kongens Datter), 1858
- Penna e calamaio (Pen og Blækhuus), 1859
- Galletto massaro da cortile e galletto banderuola (Gaardhanen og Veirhanen), 1859
- «Deliziosa!» ("Deilig!"), 1859
- Il vento racconta di Valdemar Daae e delle sue figlie (Vinden fortæller om Valdemar Daæ og hans Døttre), 1859
- Due fratelli (To Brødre), 1859
- La ragazza che camminò sul pane (Pigen, som traadte paa Brødet), 1859
- Ole, il guardiano del campanile (Taarnvægteren Ole), 1859
- Anne Lisbeth (Annalisa) (Anne Lisbeth), 1859
- Discorsi di bambini (Børnesnak), 1859
- Il bambino nella tomba (Barnet i Graven), 1859
- Una storia dalle dune (En Historie fra Klitterne), 1859
- Il giorno del trasloco (Flyttedagen), 1860
- La farfalla (Sommerfuglen), 1860
- L'uomo di neve (Sneemanden), 1861
- La vergine dei ghiacci (Lisjomfruen), 1861
- Psiche (Psychen), 1861
- La lumaca e la siepe di rose (Sneglen og Rosenhækken), 1861
- La monetina d'argento (Sølvskillingen), 1861-1862
- La diligenza da dodici posti (Dodici in diligenza) (Tolv med Posten), 1861
- Lo scarabeo (Skarnbassen), 1861
- Nel recinto delle anatre (I Andegaarden), 1861
- La Musa del nuovo secolo (Det nye Aarhundredes Musa), 1861
- Il vescovo di Boerglum e i suoi parenti (Bispen paa Børglum pg hans Frænde), 1861
- La vecchia campana della chiesa (Den gamle Kirkeklokke), 1861 (prima edizione in tedesco)
- Quel che fa il babbo è sempre ben fatto (Hvad Fattergjør, det er altid det Rigtige), 1861
- Il bucaneve (Sommergjækken), 1862-1863
- La teiera (Theepotten), 1863 - 1865
- L'uccello del canto popolare (Folkesangens Fugl), 1864-1865
- I fuochi fatui (folletti) sono in città, disse la vecchietta del pantano (Lygtemændene ere i Byen, sagde Mosekonen),1865
- Il mulino a vento (Veirmøllen), 1865
- Il tesoro tutto d'oro (Guldskat), 1865
- La tempesta sposta le insegne (Stormen flytter Skilt), 1865
- Nella stanza dei bambini (I Børnestuen), 1865
- Celato non è dimenticato (Gjemt er ikke glemt), 1866
- La zia materna (Moster), 1866
- Il rospo (Skrubtudsen), 1866
- Il figlio del portiere (Portneres Søn), 1866
- I piccoli verdi (I verdolini) (De smaa Grønne), 1867
- Il folletto e la signora (Nissen og Madamen), 1867-1968
- L'isola di Vaenoe e l'isola di Glaenoe (Isola bella e isola felice) (Vænø og Glænø), 1867
- La Driade (Dryaden), 1868
- Il quaderno illustrato del padrino (Gudfaders Billebog), 1868
- Gli stracci (Laserne), 1868
- I giorni della settimana (Ugedagene), 1868
- Chi fu la più felice? (Hvem ver den Lykkeligste?), 1868
- Peiter, Peter e Peer (Pietro, Piero e Pierino) (Peiter, Peter og Peer), 1868
- Le storie della luce del sole (Solskins-Historier/Sunshine Stories), 1869
- La famiglia della Grethe dei polli (Hønse-Grethes Familie/ Chicken Grethe's Family), 1869-1870 (prima edizione in inglese)
- Quello che il cardo visse (Hvad Tidselen oplevede/What Happened to the Thistle), 1869-1870 (prima edizione in inglese)
- Guarda quello che si può inventare (Hvad man kan hitte paa/What One Can Invent), 1869-1870 (prima edizione in inglese)
- La felicità può stare in uno stecchino (il ramo della fortuna) (Likke kan ligge i en Pind/Luck may Lie in a Pin ), 1869-1870 (prima edizione in inglese)
- La cometa (Kometen/The Comet), 1869 (prima edizione in lingua inglese)
- Le candele (Lysene/The Candles), 1870-1871 (prima edizione in inglese)
- La cosa più incredibile (Det Utroligste/The Most Incredible Thing ), 1870-1871 (prima edizione in inglese)
- Il bisnonno (Oldefa'er/Great Grand-Father), 1870 (prima edizione in inglese)
- Quello che l'intera famiglia diceva (Hvad hele Familien sagde/What the Whole Family Said), 1870 (prima edizione in inglese)
- «Balla, balla, bambola mia!» ("Danse, danse, Dukke min!"), 1871
- «Chiedi alla Mamma erbivendola!» ("Spørg Amagermo'er!"), 1871
- Il grande serpente marino (Den store Søslange), 1871
- La pulce e il professore (Loppen og Professoren), 1872 - 1873
- Quello che raccontò la vecchia Johanne (Hvad gamle Johanne fortalte), 1872
- La chiave del portone (Portnøglen), 1872
- Lo storpio (Krøblingen), 1872
- La zia Maldidenti (Tante Taudpine), 1872
- Il giardiniere e il padrone (Gartneren og Herskabet), 1872
Altri scritti fiabeschi
Di seguito l'elenco delle opere di stampo fiabesco
- La campana sommersa (Dykker-Klokken), 1827
- Lo spettro (il fantasma) (Dødningen), 1830- 1831
- Gli elfi sulla brughiera (Alferne paa Heden), 1831
- Un racconto per i bambini (Et Børneeventyr), 1831
- Il convento inabissato (Det sjunke Kloster), 1831
- Questa favola è pensata per te! (Det er Dig. Fabelen sigter til!), 1836 (*)
- Il talismano (Talismanen), 1836 (*)
- Il vecchio Dio vive ancora (Den gamle Gud lever endnu), 1836 (*)
- Prima sera (Første Aften), 1839
- Seconda sera (Anden Aften), 1839
- Terza sera (Tredie Aften), 1839
- Quarta sera (Fjerde Aften), 1839
- Quinta sera (Femte Aften ), 1839
- Sesta sera (Sjette Aften), 1839
- Settima sera (Syvende Aften), 1839
- Ottava sera (Ottende Aften), 1839
- Nona sera (Niende Aften), 1839
- Decima sera (Tiende Aften), 1839
- Undicesima sera (Ellevte Aften), 1839
- Dodicesima sera (Tovte Aften), 1839
- Tredicesima sera (Trettende Aften), 1839
- Quattordicesima sera (Fjortende Aften), 1839
- Quindicesima sera (Femtende Aften), 1839
- Sedicesima sera (Sextende Aften), 1839
- Diciassettesima sera (Syttende Aften), 1839
- Dicottesima sera (Ottende Aften), 1839
- Diciannovesima sera (Nittende Aften), 1839
- Ventesima sera (Tyvende Aften), 1839
- Ventiquattresima sera (Fir og tyvende Aften), 1840
- Ventiduesima sera (To og tyvende Aften), 1840
- Venticinquesima sera (Fem og tyvende Aften), 1840
- Ventisettesima sera (Syv og tyvende Aften), 1840
- Ventunesima sera (En og tyvende Aften), 1840
- Ventitreesima sera (Tre og tyvende Aften), 1840
- Ventiseiesima sera (Sex og tyvende Aften), 1840
- Ventottesima sera (Otte og tyvende Aften), 1840
- Ventinovesima sera (Ni og tyvende Aften), 1840
- Trentesima sera (Tredivte Aften), 1840
- Tentunesima sera (Een og tredivte Aften), 1844
- Trentaduesima sera (To og tredivte Aften), 1847
- Trentatreesima sera (Tre og tredivte Aften), 1847
- I maiali (Svinene), 1851 in I Sverige
- Re, regina e fante (Herrenbladene/The Court Cards), 1869 8prima edizione in inglese)
- Leggende popolari danesi (Danske Folkesagn), 1870 - Pubblicato in americano per la prima volta come Danish popular legends in The Riverside Magazine for Young Pepople, New York, ottobre 1870 (*)
- Gracidìo.(Qvæk), 1926 (*)
- Lo scrivano (Skriveren), 1926 (*)
- La prima sera (De første Aften), 1943
- "Si dice ...!" ("Man siger ...!"/Folks Say), 1949 (*) (prima edizione in inglese)
- La povera donna e il piccolo canarino (Den fattige Kone og den lille Canariefug/The Poor Woman and the Little Canary Bird ), 1949 (*) (prima edizione in inglese)
- Urbanus (Urbanus/Urbanus), 1949 (*) (prima edizione in inglese)
- Le patate (Kartoflerne), 1953
- La mela (Æblet), 1959
- Temperamenti (Temperamenterne), 1967
- Il nostro vecchio maestro di scuola (Vor gamle Skolemester), 1967
- Le montagne blu (De blaae Bjerge), 1972
- Hans e Grethe (Hans og Grethe), 1972
Queste opere sono considerate appieno fiabe nell'elenco di 168 (oltre alle 156 della sezione precedente, vedi sopra) computato da Gilead , in cui è ricompreso anche Peer il fortunato(Likke-Peer/Lucky Peer).
(§)Questi componimenti, raccolti, costituiranno il materiale per la stesura di Album senza figure (Billedbog uden Billeder), edito nel 1840
Raccolte di fiabe
- Eventyr fortalte for Børn. Første Samling. Første Hefte (Fiabe raccontate ai bambini. Prima raccolta.Primo tomo) (1835)
- Eventyr fortalte for Børn. Første Samling. Andet Hefte (Fiabe raccontate ai bambini.Prima raccolta. Secondo tomo) (1835)
- Eventyr fortalte for Børn. Første Samling. Tredie Hefte (Fiabe raccontate ai bambini. Prima raccolta. Terzo tomo) (1837)
- Eventyr fortalte for Børn. Ny Samling. Første Hefte (Fiabe raccontate ai bambini. Nuova raccolta. Primo tomo) (1838)
- Eventyr fortalte for Børn. Ny Samling. Andet Hefte (Fiabe raccontate ai bambini. Nuova raccolta. Secondo tomo) (1839)
- Billedbog unden Billeder (Album senza figure) (20/12/1939)(1840)
- Eventyr fortalte for Børn. Ny Samling. Tredie Hefte (Fiabe raccontate ai bambini. Nuova raccolta. Terzo tomo) (20/12/1841)(1842)
- Nye Eventyr. Første Bind. Første Samling (Nuove fiabe. Primo volume. Prima raccolta) (11/11/1843)(1844)
- Nye Eventyr. Første Bind. Anden Samling (Nuove fiabe. Primo volume. Seconda raccolta) (21/12/1844)(1845)
- Billedbog unden Billeder. Anden førogede udgave (Album senza figure. Seconda edizione) (1844)
- Nye Eventyr. Første Bind. Triede Samling (Nuove fiabe. Primo volume. Terza raccolta) (1845)
- Nye Eventyr. Andet Bind. Første Samling (Nuove fiabe. Secondo volume. Prima raccolta) (1847)
- Billedbog unden Billeder (Bilderbuch ohne Bilder) (tedesco) (Album senza figure) (1847)
- A Christmas Greetings to my English Friends(inglese) (Auguri di Natale ai miei amici inglesi) (1847)
- Nye Eventyr.Andet Bind.Anden Samling (Nuove fiabe. Secondo volume. Seconda raccolta) (1848)
- Eventyr (Fiabe) (18/12/1849)(1850)
- Historier. Første Samling (Racconti. Prima raccolta) (1852)
- Historier. Anden Samling (Racconti. Second raccolta) (30/11/1852)(1853)
- A Poet's Day Dreams (inglese) (Sogni di giorno del poeta) (1853)
- Historier (Racconti) (1855)
- Nye Eventyr og Historier. Første Række. Første Samling (Nuove fiabe e racconti. Prima serie. Prima raccolta) (1858)
- Nye Eventyr og Historier. Første Række. Anden Samling (Nuove fiabe e racconti. Prima serie. Seconda raccolta) (1858)
- Nye Eventyr og Historier. Første Række. Tredie Samling (Nuove fiabe e racconti. Prima serie. Terza raccolta) (1859)
- Nye Eventyr og Historier. Første Række. Fjerde Samling (Nuove fiabe e racconti. Prima serie. Quarta raccolta) (1859)
- Nye Eventyr og Historier. Anden Række. Første Samling (Nuove fiabe e racconti. Seconda serie. Prima raccolta) (1861)
- Nye Eventyr og Historier. Anden Række. Anden Samling (Nuove fiabe e racconti. Seconda serie. Seconda raccolta) (25/11/1861)(1862)
- Eventyr og Historier. Første Bind (Nuove fiabe e racconti. Primo volume) (1862)
- Eventyr og Historier. Andet Bind (Nuove fiabe e racconti. Secondo volume) (1863)
- Nye Eventyr og Historier. Anden Række. Tredie Samling (Nuove fiabe e racconti. Seconda serie.Terza raccolta) (1865)
- Nye Eventyr og Historier. Anden Række. Fjende Samling (Nuove fiabe e racconti. Seconda serie. Quarta raccolta) (1866)
- Fenten Eventyr og Historier (Quindici fiabe e racconti) (1867)
- Tre Nye Eventyr og Historier (Tre nuove fiabe e racconti) (17/12/1869)(1870)
- Eventyr og Historier. Tredie Bind (Fiabe e racconti. Terzo volume) (1870)
- Eventyr og Historier. Fjerde Bind (Fiabe e racconti. Quarto volume) (1871)
- Nye Eventyr og Historier. Tredie Række. Ny (Første) Samling (Nuove fiabe e racconti. Terza serie. Nuova (prima) raccolta) (1872)
- Nye Eventyr og Historier. Tredie Række.Anden Samling (Nuove fiabe e racconti. Terza serie. Seconda raccolta) (1872)
- Eventyr og Historier. Femte Bind (Fiabe e racconti. Quinto volume) (1874)
- Historier om en Moder i Femten Sprog (Racconti di una madre in quindici lingue) (1875)
Traduzioni italiane delle opere di H.C. Andersen
- Novelle, ed. Gnocchi, 1867
- L'improvvisatore, ed. Treves, Milano 1879
- Violinista, ed. Treves, Milano 1879
- Quaranta novelle ed. Hoepli, 1903, traduzione di Maria Pezzè-Pascolato (l'11^edizione del 1941, contiene una lettera di G. Carducci alla traduttrice)
- Fiabe, ed. Einaudi, Torino 1956, antologia, traduzioni di Anna Manghi Castagnoli e Marcella Rinaldi, a cura di Knud Ferlov
- Fiabe, ed. einaudi, Torino 1970, antologia, stessa traduzione della precedente edizione, a cura di Gianni Rodari
- Libro illustrato senza illustrazioni, ed. Abramo, Catanzaro 1997, a cura di Bruno Berni, ISBN 8883240251
- Fiabe e storie, ed. Donzelli, Roma 2001, traduzione e cura di Bruno Berni, introduzione di Vincenzo Cerami ISBN 8879899481
- Il bazar di un poeta, ed. Giunti, Firenze 2005, a cura di Bruno Berni, ISBN 8809041712
- Peer Fortunato, ed. Iperborea, Milano 2005, traduzione di José Maria Ferrer, postfazione di Bruno Berni, ISBN 8870911314
- Il violinista, ed. Fazi, Roma 2005, a cura di Lucio Angelini, ISBN 8881126214
- O.T. Un romanzo danese, ed. Fazi, Roma 2006, a cura di Lucio Angelini, ISBN 8881127091
- Diari romani, ed. Libreria dello Stato, Roma 2008, a cura di Bruno Berni, ISBN 9788824014212
Biografie su H.C. Andersen
- La biografia più celebre e autorevole su Andersen è Hans Christian Andersen del 1975 di Elias Bredsdorff.
Osservazioni sulla scrittura del nome
"Hans Christian" è un nome tradizionale danese e si deve intendere come unico (talvolta scritto Hans-Christian): non è corretto, dunque, usare la forma "Hans Andersen". In Danimarca e nel resto della Scandinavia, "Hans Christian" è spesso scritto "H-C"; si tratta di una forma molto diffusa, per questo come per altri nomi tradizionali doppi, e non di una semplice abbreviazione di iniziali.
Opere teatrali su H.C. Andersen
- Hans Christian Andersen - la doppia vita di uno strano poeta, prodotta dalla Markus Zohner Theater Compagnie di Lugano, in uno spettacolo musicale racconta la vita di HCA, riferendosi anche alle sue opere più famose. Creazione e regia: Patrizia Barbuiani, con Stefania Mariani, Rob Wyn Jones, Daniel Meininghaus, Gabriele Marangoni (musica), Annette Fischer (soprano).
Filmografia su Andersen
Film che trattano della figura di Andersen:
- Il favoloso Andersen ( tit. orig.: "Hans Christian Andersen"), U.S.A, 1952, fiabesco, di Charles Vidor, interpretato da Danny Kaye, Farley Granger, Zizi Jaeanmarie, Roland Petit, 3 Candidature agli oscar
- Andersen - Una vita senza amore (tit. orig.: "Andersen. Zhin bez lynbvi"), Russia-Italia-Germania, 2006, avventura, di Eldar Ryazanov, interpretato da Sergei Migizko, Liya Akhedzhakova, Yelena Babenko, Valeri Garkalin
Filmografia ispirata alle opere di Andersen
- Scarpette Rosse (tit. orig.: "The Red Shoes"), GB, 1948, drammatico, di Michael Powell e Emeric Pressburger, interpretato da Anton Walbrook, Moira Sheraer, Marius Goring, Robert Helpmann, Albert Basserman, Frederik Ashton, Léonide Massine, Ludmilla Tcherina, Esmond Knight, vincitore di 2 Oscar (Musica e Scene)
- La sirenetta (tit. orig.: "The Little Mermaid"), U.S.A., 1989, animazione, di John Musker e Ron Clements, 29° cortometraggio della Disney, vincitore di 2 Oscar (colonna sonora e la canzone "Under the Sea" ("Sotto il mar")
- Thumbelina -Pollicina" (tit. orig.: "Thumbelina"), U.S.A, 1994, animazione, di Don Bluth e Gary Goldman
- The Red Shoes (tit. orig.: "Bun Hings Shin"), Corea del Sud, 2005, horror, di Kim-Yong-Oyun, interpretato da Kim Hye-soo, Park Yeon-ha, Kim Song-Su
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