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11 maggio 2011

Vittorio Arrigoni

Vittorio Arrigoni – Un Eroe Che e Andato Via Ma Che Rimara Nel nostro Cuore E Nelle Nostri Menti Per Il Bene Che Voleva La Vita e L’umanita Che Aveva Verso i Piu Deboli


Un eroe

Vittorio Arrigoni (Besana Brianza, 4 febbraio 1975 Gaza, 15 aprile 2011) è stato un giornalista e attivista italiano.

Biografia


Attivismo politico

Era membro dell’International Solidarity Movement e si era trasferito a Gaza da dove diffondeva informazioni sulle condizioni dei palestinesi della Striscia di Gaza.

Nel 2008 è stato arrestato e incarcerato dall’Esercito israeliano dopo che aveva difeso 15 pescatori palestinesi che pescavano in acque internazionali.

Il 12 ottobre 2010 ha fatto un comunicato di risposta a Roberto Saviano, il quale aveva partecipato ad una manifestazione pro-Israele, con un video.


Attività giornalistica

Arrigoni era collaboratore de Il manifesto, per la cui casa editrice aveva pubblicato Restiamo umani, tradotto e pubblicato anche in inglese, spagnolo e tedesco. L’edizione in inglese includeva un’introduzione dello storico israeliano Ilan Pappé.

Raggiunse una grande notorietà durante l’Operazione Piombo fuso, in quanto il suo blog Guerrilla Radio fu l’unica fonte giornalistica ad informare da Gaza in un momento in cui nessun giornalista “professionale” aveva accesso alla Striscia. Il sito di Arrigoni, fino a quel momento non particolarmente famoso, divenne per molte settimane, secondo Blogbabel, il blog più letto e citato in Italia, superando addirittura quello di Beppe Grillo.


Morte

Il 14 aprile 2011 è stato rapito e ucciso. Secondo le le Brigate Ezzedin al-Qassam che hanno ritrovato il corpo, l’omicidio sarebbe stato compiuto da un gruppo salafita, che lo ha ucciso per soffocamento durante la notte.

Vittorio Arrigoni è un uomo che ha dedicato la sua vita alla causa palestinese. Trentasei anni, è un fervido attivista dei diritti umani e un giornalista che collabora col Manifesto, Peacereporter, e AgoraVox.

Inoltre, essendo sempre impegnato a raccontare quello che accade in zone a rischio, tiene un blog, Guerrilla Radio, dove informa costantemente quello che avviene sotto i suoi occhi, narrando di quanto crudeltà è spesso testimone.

Ebbene oggi Arrigoni ha dovuto constatare questa crudeltà non solo in qualità di osservatore, ma purtroppo in questa occasione si vede costretto a vestire i panni della vittima. É stato infatti rapito da un gruppo ribelle di salafiti, una cellula palestinese che fa riferimento ad Al-Qaeda, che minaccia di ucciderlo se il governo palestinese di Hamas non rilascerà dalle sue carceri i loro compagni di battaglia.

La notizia lascia attoniti e sconcertati, non solo perchè si rischia di contare un’altra ennesima vittima in nome di questi criminali ignobili, ma per la natura della persona, che si è sempre battuta perchè nel mondo non venisse mai versata una sola goccia di sangue per qualunque causa, senza fare distinzione di schierament0.

L’amarezza che ne consegue, sperando per la vita del povero Vittorio e augurandosi che venga presto liberato, è quella che Andreoli forse avrebbe fatto meglio a dedicare la propria vita, il proprio talento, il suo spirito umanitario e di abnegazione con esseri che non gli avrebbero mai portato questi pericoli. Come tigri, leoni, serpenti, giaguari.

Perchè questa triste vicenda è l’ennesima vicenda che porta alla luce di come la bestia più stupida, feroce e pericolosa sia proprio l’uomo. Una razza che non ha meritato l’attenzione di Andreoli e forse non merita nemmeno un elemento come Andreoli fra i propri membri.

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