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19 dicembre 2012

Biscotti alle arachidi ultra fondenti



Tanti anni fa, diciamo una trentina o poco più, nel palazzo di mia nonna andò ad abitare una signora "orientale" con cui nonna fece ovviamente subito amicizia... Di che nazionalità fosse questa signora non si è mai scoperto, per nonna era orientale e tanto bastava.
 Certo è che questa misteriosa signora preparava dei dolcetti meravigliosi che spesso nonna ci portava  a casa involti nello scottex e tra questi, dei biscotti emormi a tronco di piramide sulla cui sommità era sistemata una arachide.
Credo che a nonna non piacessero molto, ma a noi ragazzi facevano impazzire: profumati, dolcissimi, terribilmente burrosi, extra fondenti in bocca...  Lo scottex che li avvolgeva testimoniava tutto questo, attraverso gli enormi aloni trasparenti, dove dopo giorni si continuava a sentire il profumo delle irresistibili piramidi.
Inutile dire che mi scatenai per conoscere la ricetta, ma non ci fu verso di ottenerla. Non so nemmeno se mai nonna gliela chiese, certo è che tutt'e due, nonna e mamma, mi dissuasero: troppo pesanti, troppo calorici, troppo unti, troppo...eccetera, eccetera.



Qualche anno fa, mi imbattei in un bellissimo blog di una signora marocchina, che però nel 2008 ha chiuso i battenti: peccato perchè c'erano delle bellissime preparazioni, presentate con garbo e buongusto. Tra l'altro non ricordo nemmeno il nome del blog, nè quello della sua creatrice, però mi è rimasta la ricetta di questi meravigliosi biscotti alle arachidi. 
Diciamo subito che non hanno nulla a che vedere con gli americanissimi "peanuts butter cookies", anche se per come li ho realizzati io, la forma li ricorda. Questi non sono a base di burro di arachide, ma di arachidi, tostate e salate, quelle che generalmente si trovano insieme a patatine e salatini, in quelle ciotoline che affiancano l'aperitivo.
Inutile dire che sono quasi uguali a quelli della mitica signora orientale: solo la forma  mi ha frenato. Come ricreare quelle piramidi stondate, quasi delle volte a crociera, del biscotto dei miei ricordi? Certamente la signora utilizzava degli stampi in legno per ricreare la forma perfetta, ma per me, che ho sempre fretta, è bastata una semplice forchetta alla maniera americana.

Perchè quaresimali??? Diciamo che non avendo uova fra gli ingredienti e sostituendo il poco burro con della buona margarina, (aggettivo e nome possono concordare in questo caso?), essi non hanno ingredienti di origine animale e quindi ammessi in periodo di Quaresima. 
Oggi la Quaresima non è più tempo di rinunce o astinenze alimentari, ma piuttosto un cammino di conversione e penitenza, per vivere appieno il significato della Pasqua.
 Se quindi, da un punto di vista strettamente formale, questi dolci sono ammessi durante la Quaresima, da quello penitenziale direi che non sono assolutamente consigliabili. Non si fa certo penitenza nel mangiarli e d'altra parte si farebbe peccato a desiderarli....;)))

Ecco quello che occorre...........

 



200 g di arachidi tostate e salate
120 g di zucchero a velo
150 g di farina
30 g di olio ( meglio se di arachide)
80 g di burro o margarina fusi
 un pizzico di cannella

Tritare finemente le arachidi insieme allo zucchero a velo, in modo da ottenere una farina. Unire la farina e  la cannella  e miscelare bene il tutto.Unire il burro fuso e l'olio e mescolare in modo da formare un impasto mobido, ma non appiccicoso. Formare delle palline grandi come una noce e porle su una lastra ricoperta di carta da forno. Schiacciare le palline con i rebbi di una forchetta per due volte, formando un disegno a losanga. 
Cuocere a 160°C per circa 15 minuti. Non farli troppo colorire.
Si conservano per una settimana in una scatola di latta, acquistando sapore nel tempo.

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