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18 gennaio 2013

Guida all'uso dei bicchieri


Credo che una delle cose più difficili, per chi non ha abbastanza esperienza, sia scegliere il giusto bicchiere in ogni occasione. Creo appositamente questa piccola guida sulla base di quanto ho imparato lavorando come barista, per far si che nessuna di noi abbia da sfigurare quando si trova a servire un cocktail, del vino o una bevanda qualsiasi.

Preciso che non esiste nessuna regola chiara e scritta, ma più che altro un insieme di usi e di ricercatezze estetiche che potrebbero sfuggire ad un occhio non allenato. Ovviamente, se trovate qualcosa che non vi torna, non esitate a correggermi! Non sono un Dio in terra, e neanche aspiro ad esserlo!!!! :)

Come prima cosa, il vino. Sui bicchieri da vino esistono una infinità di testi e trattati, ma io mi limito a darvi le dritte di base per evitare errori madornali. Dubito che qualcuno di noi possa trovarsi a servire un sommelier, o debba tramite questa "guida" diventarlo, quindi semplifico molto.

Il vino bianco tende a meritare un bicchiere più allungato rispetto a quello rosso, con una pancia bassa che via via si restringe. Pare che questa forma particolare favorisca il contatto del vino con la punta della lingua, che ne valuta l'acidità.
Il vino rosso, invece, è di norma servito in calici rotondeggianti. Questi possono essere anche molto grandi ed importanti, perfetti per permettere al vino di ossigenarsi al meglio. Francamente adoro questi bicchieri in quanto sono particolarmente scenici, fanno insomma un figurone a tavola!!!


Per gli spumanti, come è noto va utilizzato il flûte. Come dice il nome stesso (è il termine francese per flauto), ha una forma molto allungata e particolarmente elegante. Mi raccomando, evitate scrupolosamente di servirvene per un vino non adeguato, è uno degli errori più banali e di cattivo gusto che possiate fare! Viceversa, non versate uno spumante in altri vini. Rivinereste, anche visivamente, il tutto.


Passiamo poi ai bicchieri da liquore. I liquori aromatici e raffinati come le grappe o lo sherry si servono in bicchieri dallo stelo molto alto, e sagomati in modo da avere una particolare rotondità che si chiude circa a metà per poi riaprirsi. Come vedete in foto, insomma. Anche qui le distinzioni per gli intenditori non mancano. Vi sono infatti bicchieri da grappa tendenzialmente più dritti, da sherry e distillati un po' più morbidi e poi con una pancia ben evidente per altri liquori aromatici. Quello che vedete in foto a sinistra è un po' un punto di incontro tra le varie forme, perchè mi capiate senza dover diventare matti.


Ovviamente si sottraggono a questi bicchieri le grappette aromatizzate di bassa qualità che sono vendute nei bar soprattutto ai più giovani. Sono in questo caso utilizzati i bicchierini bassi e semplici che, all'occasione, contengono anche vodka. Mi sembrano bicchierini particolarmente simpatici ed al contempo eleganti che a casa mia non mancano. Sono infatti spesso decorati in vario modo, e donano un tocco di colore tanto alle vetrinette in cui sono esposti quanto alle tavole dove vengono serviti.

Il bicchiere che più di tutti detestavo a lavoro è quello da cognac. Sottilissimo, difficile da maneggiare, ne avrò rotti una caterba! Tuttavia la sua soddisfazione la da, quando permette di roteare il liquore tenendolo tra il medio e l'anulare con il palmo della mano verso l'alto. Ad ogni modo, come vedete, è basso e panciuto. Mi raccomando, si usa solo per il cognac.


Altro bicchiere da liquore ma che ci permette di introdurre quelli da cocktail è il bicchiere da martini. Alto ed elegante, salvo poi aprirsi seccamente, è uno dei bicchieri più reinterpretati ed arricchito di forme sinuose e particolarmente sceniche. Usatelo senza paura per tutto cio' che è di norma bevuto in dosi modeste, sapendo magari aggiungere qualche decoro sul bordo per ingentilirlo. Vedrete che ammirazione i vostri ospiti!!!!


Passiamo poi al margarita, cocktail che impone un bordino di sale sul bicchiere. E proprio per lui il bicchiere assume questa forma molto molto tipica. Non osate servirvene per altro, non lo merita proprio questo piccolo capolavoro! Per quanto riguarda il bordino, ricordatevi che si forma bagnando il bicchiere con del succo di limone e poi passandolo nel sale. Ovviamente evitate poi che resti in un luogo umido, così come evitate di creare il decoro con dell'acqua.


Salvo questo i cocktail non richiedono bicchieri particolari. Due sono però le accortezze principale. I cocktail con tanto ghiaccio vanno serviti in un old fashion, un bicchiere senza stelo dalle forme piuttosto precise e poso elaborate. Nel suo che, è innegabilmente elegante. Ovviamente è poco capiente, cercatene una versione più grande o con un'apertura leggermente più a V per maggiori quantità.


Un esempio del caso è il bicchiere che vedete a sinistra con un mojito, come viene tipicamente servito nei bar e nelle discoteche. Questo bicchiere si trova solitamente trasparente e senza troppi decori, proprio per l'uso che ne viene normalmente fatto nei locali pubblici. Potete però renderlo più interessante sfuttando il vostro bon gusto con decori alla frutta (tagliata per farla stare sul bordo o infilzata in uno spiedino appoggiato sulla sommità del bicchiere) o richiamando gli ingredienti della bevanda come nel caso della menta per il mojito. Ovviamente è molto adatto per i cocktail che hanno ghiaccio intero (sostinuendo quindi l'old fashion quando questo è troppo poco capiente), sia quando si impone il ghiaccio tritato.


Infine, i bicchieri da birra. La birra bianca richiede un bicchiere alto e stretto più del primo da sinistra che vedete nella foto. Il primo ed il terzo bicchiere sono quelli perfetti per le birre chiare, l'ultimo è quello tipicamente tedesco e molto tipico. Per le birre scure è perfetto il secondo bicchiere da sinistra, mentre il penultimo è riservato alla Guinness irlandese. Cio' che accomuna tutti questi bicchieri è la necessità di essere raffreddati con acqua prima dell'uso. Questo perchè si forma meno schiuma versando la birra, salvo che non si preferisca una birra a caduta. In questo caso il bicchiere si tiene appoggiato al piano e la birra è versata dall'alto, attendendo che la schiuma si riduca da sola, mentre di norma il bicchiere si inclina vicino alla spina o alla bottiglia per servire più velocemente.

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