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12 gennaio 2013

TRDLO O TRDELNIK (MANICOTTO DI BOEMIA)

INGREDIENTI:
  • 260 g. di farina 00
  • 110 ml. di latte
  • Un uovo intero + un albume
  • 30 g. di burro
  • Tre cucchiaini di zucchero
  • 15 g. di lievito di birra fresco
  • Un limone

  • Per guarnire:
  • Zucchero vanigliato q.b.
  • Zucchero semolato q.b.
  • Zucchero di canna q.b.
  • Cannella q.b.
Versare in una ciotola la farina ed il latte; unirvi il lievito in precedenza sminuzzato ed amalgamato con lo zucchero; aggiungere il burro, l'uovo intero, la scorza grattugiata del limone ed amalgamare con un cucchiaio tutti gli ingredienti.

Versare il composto su un foglio di carta forno precedentemente sistemato sul piano di lavoro e leggermente infarinato.

Lavorare il composto, che all'inizio risultera' un po' appiccicoso, impastando delicatamente, sollevandolo e staccandolo dal piano di lavoro roteandolo con la punta delle dita fino a quando diventera' liscio e compatto.

Inumidendosi leggermente le mani, formare una palla e adagiarla all'interno della ciotola leggermente infarinata; coprire con un canovaccio e lasciare lievitare per un'ora in un luogo tiepido e privo di correnti d'aria: l'impasto dovra' raddoppiare di volume.

Trascorso questo tempo, aiutandosi con una spatola, staccare delicatamente l'impasto dalla ciotola e rovesciarlo sul foglio di carta forno leggermente infarinato; dividerlo in due parti e stenderne ognuna col mattarello fino ad uno spessore di mezzo centimetro; quindi, con un coltello, ricavarne delle strisce larghe circa 2-3 cm. e lunghe circa 40.

A questo punto, per ottenere la tipica forma cilindrica del dolce e poterlo poi cuocere anche senza l'ausilio dell'apposito strumento di legno e del suo forno speciale, procedete passo-passo come segue:

da un rotolo di alluminio stendere una striscia sufficientemente lunga e tagliarla quanto la lunghezza di tutto il mattarello; dividerla a meta' per tutta la sua lunghezza e foderare quindi con le due parti ottenute, facendovi fare due-tre giri, le estremita' del corpo del mattarello, escludendone i manici (fig. 1); increspare ognuna delle due parti di alluminio accorciandole leggermente e poi appiattendole con la mano, lasciando cosi' un po' di spazio scoperto nella parte centrale del mattarello stesso (fig. 2).
Prendere quindi una striscia d'impasto ed avvolgerla intorno alla prima meta' del mattarello cosi' foderato, avendo cura di sovrapporla leggermente man mano che si arrotola ed ottenendo cosi' un cilindro di pasta della lunghezza di circa 10 centimetri.

Procedere allo stesso modo con una seconda striscia d'impasto avvolgendola questa volta nella seconda meta' di alluminio del mattarello.

Versare in un piatto dello zucchero vanigliato oppure, a piacere, dello zucchero semolato mischiato con zucchero di canna ed un pizzico di cannella.

Arrotolarvi i due cilindri di pasta, precedentemente spennellati con l'albume d'uovo sbattuto, facendovi aderire uniformemente su tutta la loro superficie lo zucchero.

Sfilarli quindi delicatamente dal mattarello e spingerne l'alluminio in eccesso alle due estremita' verso l'interno dei rotoli ottenuti.

Sistemarli in posizione eretta su una placca in precedenza foderata con della carta forno e proseguire cosi', seguendo lo stesso procedimento, con le rimanenti strisce di pasta per ottenere i successivi dolci.

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 10-12 minuti: devono leggermente dorarsi in superficie.

N.B.:

Per poter realizzare la ricetta di questo dolce a casa, abbiamo trovato ovviamente un espediente alternativo al metodo di cottura originale, che richiederebbe l'ausilio di un apposito rullo di legno e di un forno speciale.








Il Trdlo, chiamato anche Trdelnik (e in italiano "Manicotto di Boemia") e' un delizioso dolce di origine Cecoslovacca, poi diffusosi, ovviamente con altri nomi e piccole varianti, in altre parti dell'Europa dell'Est. E' comunque considerato il tipico dolce di Praga, una squisitezza tanto semplice quanto antica: chi fa visita a questa splendida citta', passeggiando per le vie piu' caratteristiche del centro, non puo' rimanere indifferente al meraviglioso profumo che emana per le strade, una vera e propria prelibatezza da non perdere se si vogliono gustare i sapori della tradizione locale.
La produzione risale al XIX secolo e all'inizio del XX e' iniziata la vendita nei mercati, diffondendosi cosi' in larga scala. Sembra che la ricetta sia stata inventata da un cuoco che lavorava alle dipendenze del conte Jozsef Gvada'nyi e che visse a Skalica dal 1783 al 1801; il primo documento scritto conservato in un cui si fa menzione del Trdlo e' un manoscritto del poeta ungherese Gyula Juha'sz, professore presso il liceo di Skalica; altri riferimenti scritti si trovano su un libro del 1921 di Ferdinand Dubravsky e nel 1977 su un numero del "Jidelnicek", una rivista regionale.
Il dolce ha la forma particolare di un cilindro cavo ed e' croccante in superficie e soffice all'interno; si ottiene mediante l'avvolgimento di una soffice pasta, precedentemente fatta lievitare, attorno ad un apposito rullo di legno (chiamato "trdlo", da cui il nome) sul quale viene cotto attraverso un metodo veramente caratteristico; avviene infatti attraverso il calore raggiante dato da un un forno a brace o elettrico (spesso, nei forni e nelle bancarelle e' possibile vedere questa fase del processo di produzione) sul quale ruota il rullo, azionato da una cremagliera, in modo costante per una cottura uniforme, fino a quando il dolce raggiunge una colorazione dorata in superficie; viene quindi sfilato come un bracciale dal suo cilindro e venduto in pezzi.
 

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