Ingredienti per 18 cupcakes:
- 250 g di farina
- 100 g di fecola di patate
- 3 uova
- 180 g di zucchero
- 50 g di burro morbido
- 200 ml di panna
- Una bustina di lievito per dolci
- Vaniglia
- Un pizzico di sale
Ingredienti per la ganache al cioccolato fondente:
- 400 g di panna
- 400 g di cioccolato fondente
- 2 cucchiai di zucchero
Ingredienti per la crema pasticcera:
- 500 ml di latte
- 120 g di zucchero
- 30 g di fecola di patate
- 20 g di farina
- 2 tuorli
- Vaniglia
Per completare:
- Una tazzina di alchermes
- 2-3 tazzine d'acqua
- Qualche savoiardo
Lo sapevate che la zuppa inglese …
... è un antico dolce al cucchiaio che appare nella cucina della zona di Parma, Modena, Bologna, Forlì, Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia nell'Ottocento? L'origine
e l'etimologia del nome sono incerte. Alcune delle leggende sul nome
affermano che essa in realtà sia stata inventata in terra francese
durante la guerra dei cent'anni e, proprio per schernire il rivale
inglese, fu nominata "Zuppa Inglese"; queste fonti non trovano alcuna
conferma ma alcuni accenni su questa leggenda sono presenti in scritti
dell'epoca. Questa ricetta però non ha riscontri nella cucina francese
dell'epoca e quindi questa ipotesi sull'origine di questo dolce è da
ritenere una leggenda. Le origini del dolce italiano si collocano più
probabilmente nel 1500 presso la corte dei duchi d'Este
quale rielaborazione di un dolce rinascimentale anglosassone, il
trifle. I contatti commerciali e diplomatici con la casa reale inglese
erano frequenti ed è probabile che sia stato proprio un diplomatico di
ritorno da Londra a richiedere il trifle ai cuochi di corte. Lo stesso sarebbe accaduto anche in Toscana. Originalmente composto da pasta morbida lievitata, intrisa di vino dolce (infusi, poi madeira, porto o simile) arricchito di pezzetti di frutta o frutti di bosco e coperta da crema pasticcera e panna o crema di latte, double cream, il trifle sembra fosse un modo di recuperare gli avanzi dei ricchi pasti dell'epoca. Nei
vari tentativi la ricetta venne rielaborata dapprima sostituendo la
pasta lievitata all'inglese con una ciambella di uso comune nella zone:
la bracciatella. La bracciatella veniva cotta in forma di ciambella e
consumata con accompagnamento di vino dolce, così come si usava fare
anche per altri dolci, come i cantucci.
Seguendo la tesi rinascimentale, si può supporre che la creazione sia
divenuta comune e che, nell'intento di portarla al rango di dolce
gentilizio e non popolare come il suo cugino inglese, si sia provveduto
ad ingentilirlo ulteriormente sostituendo la bracciatella con il Pan di spagna e la panna con la crema pasticcera. Col tempo questo trifle modificato prese poi il nome di "zuppa inglese". La presenza dei due liquori quali l'Alchermes ed il Rosolio
supporta la tesi rinascimentale, dato che sono entrambi di origine
medioevale. La preparazione, così come la conosciamo oggi, fa la sua
comparsa nel modenese verso la prima metà del 1800. Leo Codacci, in
"Civiltà della tavola contadina", afferma che la zuppa inglese sarebbe
stata "inventata" da una donna di servizio di una famiglia inglese
residente sulle colline di Fiesole che, abituata da generazioni a non
sprecare niente di quanto restava sulla tavola, pensò di riutilizzare
gli "avanzi" dei biscotti, della crema pasticcera (detta anche inglese)
e del budino di cioccolato. Poiché i biscotti del giorno prima erano
divenuti secchi, per ammorbidirli li inzuppò con il vino dolce.
http://pane-e-marmellata.blogspot.com/2012/05
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