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4 marzo 2013

Acquaticità neonatale. Quando portare i bambini in piscina


Piscine pubbliche o private pullulano di corsi per bambini e qualsiasi pediatra consiglia di iscrivere il proprio piccolino a un corso di acquaticità o di nuoto ma, la domanda che sorge spontanea è: a quale età è giusto iniziare a portare i bimbi in piscina?
Io per esempio per tutta una serie di mie idee legate sull’importanza dell’attività fisica ho iscritto il mio Mattia a un corso di acquaticità neonatale a quattro mesi e devo dire che lui ha dimostrato più volte di gradire e di divertirsi a sguazzare insieme al suo papà. L’età giusta secondo me non esiste, dipende molto dai nostri piccolini: bisognerebbe sempre guardare e rispettare lo sviluppo e le rispettive tempistiche di ogni singolo bimbo.
Inutile incaponirsi per far fare ai propri bimbi dei giochi in acqua se vediamo che non si sentono a proprio agio; meglio quindi aspettare e fargli vivere l’esperienza in un secondo momento quando sono pronti per evitare di avere l’effetto contrario.
Solitamente sono le mamme a fare questa esperienza con il proprio cucciolotto; nel mio caso, purtroppo, ho paura dell’acqua e avrei corso il rischio di trasmetterla a Mattia. Ho lasciato quindi al papà l’onore di questa bellissima esperienza: fatta di condivisione di giochi in piena liberta, dai mille benefici di tutto l’amore trasmesso dal contatto diretto con il nostro piccolino, fino ad arrivare al senso di rassicurazione e di protezione che nasce e si sviluppa giorno dopo giorno.



È bellissimo vedere come bimbi così piccoli si trovino completamente a proprio agio nell’acqua a tal punto da sentirsi tranquilli come se si trovassero cullati dalle braccia della loro mamma. Su molti libri si parla di come questa esperienza per i bimbi sia quasi come una regressione, come se rivivessero il periodo legato alla vita dentro il pancione della mamma.
In acqua i nostri piccolini inoltre scoprono mille attività motorie che successivamente possono rivivere nelle normali attività giornaliere oltre che a migliorare il loro sviluppo psico-fisico; c’è anche il lato positivo dove i pargoletti imparano anche a stare in contatto con altri bimbi e… non solo!!! Proprio per questo è importantissima la scelta di corsi seri, tenuti da personale che effettivamente sia in grado di relazionarsi con bambini così piccoli.
Solitamente i corsi sono divisi prettamente per età dei piccoli partecipanti e soprattutto sono organizzati in classi di non più di quattro o cinque bimbetti, questo per creare un ambiente non confusionale che porterebbe solo disagio e stress.

http://www.leidonnaweb.it/mamma/bambino/item/328-acquaticit%C3%A0-neonatale-quando-portare-i-bambini-in-piscina.html

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